Buone notizie sul fronte borsistico e monetario. E per di più per la seconda seduta consecutiva, roba a cui siamo ormai poco abituati. Ieri, Piazza Affari chiudeva con un indice Ftse Mib a +3,38%, diventando maglia rosa in Europa, dove tutti hanno guadagnato, seppur meno di noi. E sulla scia del buon andamento di ieri, che sembra riflettere le speranze degli investitori per una schiarita sul debito dell’Eurozona, anche oggi Milano è partita in deciso rialzo, aprendo in attivo di oltre il 2%.
E se la borsa va bene, anche sul monetario le cose sembrano procedere positivamente, con il differenziale di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi in restringimento sul decennale. Quando siamo a oltre un’ora dall’apertura, lo spread tra i BTp e i Bund si attesta sotto la quota di 380 punti base, a 379 bp.
E il mood più ottimistico sui mercati potrebbe essere di aiuto all’Italia, che tra oggi e dopo domani attraverserà la prova del fuoco, dovendo racimolare all’asta qualcosa come 20 miliardi di euro in titoli a varie scadenze. Oggi, si inizia con BoT semestrali per otto miliardi e trimestrali a 75 giorni. Trattandosi di titoli a breve scadenza ed essendo pertanto strumenti utilizzati dalle tesorerie delle banche per fini di liquidità, si attende una buona domanda e un esito tutto sommato positivo, anche in termini di rendimento.
Più complessa la situazione del 29 settembre, quando saranno collocati i BTp a dieci anni. Potrebbe però giocare in favore dei titoli a lungo e a sfavore di quelli a breve il clima ribassista sui tassi, dato che si insinua un possibile calo da parte della BCE. Ciò alimenterebbe da parte degli investitori una maggiore domanda per titoli a più lunga scadenza (per evitare di trovarsi a negoziare a breve titoli con rendimenti più bassi), ma una minore domanda sui titoli a breve, rispetto alle dimensioni dell’offerta.