L’auto del figlio di Gheddaffi sotto sequestro a Rapallo è lo sfondo delle foto-souvenir dei turisti

Sembra quasi un monumento d’altri tempi da immortalare in una dele tante foto ricordo dei turisti di Ripallo e invece è solo un’auto abbondanata da tre anni davanti all’ingresso del Grand Hotel Excelsior Palace, albergo a 5 stelle lusso, tra i più lussuosi della riviera ligure e ora meta di tanti curiosi a caccia di una foto souvenir.

Ma non si tratta di un’auto qualunque. Si tratta di un gigantesco Suv, una Cadillac Escalade ESV 6.2 di proprietà del terzogenito di Gheddafi, Al Saadi Gheddafi e ora sottoposta a sequestro giudiziario per via di un insoluto di ben 392 mila euro lasciato all’albergo dal figlio del rais in uno dei suoi soggiorni lussuosi in Liguria, della durata di 40 giorni, rigorosamente  a base di aragoste e champagne con assistenti e guardie del corpo al seguito.

Il terzogenito del colonnello Gheddafi firmò un’accettazione, ad oggi non onorata per cui lo stesso Gheddaffi junior sarebbe stato condannato dal tribunale di Chiavari a pagare il  conto e cinquemila euro di spese legali.

Il risultato?  Del figlio 38 enne  del rais e dei suoi soldi nessuna traccia.

In cambio, però l’auto dell’ingegnere, aspirante calciatore militante nel Perugia, nell’Udinese e nella Sampdoria è ora ferma nell’ingresso dell’hotel, con le ruote mezze sgonfie e la carrozzeria impolverata, quasi come un pegno, oltre che oggetto di un’infinità di scatti da parte di curiosi e ospiti dell’albergo, quasi come fosse un cimelio d’altri tempi, un pezzo di antiquariato che racconta un pezzo di storia. Vietata quindi la rimozione, ma non la riproduzione! Fotografica, si intende…

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