Dopo il bagno di consensi e approvazione generale culminato nell’assegnazione, al Festival di Venezia, del premio Il Leone del Futuro, conferito alla miglior opera prima di un regista, ecco che finalmente “Là-Bas – Educazione criminale” ci si presenta attraverso il trailer e la locandina.
Il film, diretto da Guido Lombardi, già regista di documentari, film sperimentali e indipendenti, inchieste per la Rai e, non in ultimo, tra i pionieri del video in Italia, è stato felicemente ribattezzato “Gomorra nero” a causa di quel filo inestricabile che lega, in Campania, file in(de)finite di immigrati africani alla camorra, a causa del loro scontro per il controllo del traffico della droga culminato con la strage del 2008 a Castel Volturno in cui morirono sei persone.
“Ho iniziato a pensarci già nel 2004. Ho conosciuto i protagonisti del film Keder e Moses, ho scritto il film pensando a loro. Con loro ho scoperto che a 20 chilometri da Napoli c’era un pezzetto d’Africa che soffriva. Poi la strage del 2008 ha accresciuto tragicamente l’intensità, la realtà ha superato la finzione”, ha commentato il regista.
Ecco la sinossi ufficile della pellicola:
“Castel Volturno, circa trenta chilometri da Napoli. È il 18 settembre 2008. Un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani. Sparano all’impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente.
Yssouf, un giovane immigrato, ha deciso quella stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses, l’uomo che lo ha convinto a venire in Italia promettendogli un futuro da onesto artigiano e trasformandolo invece nel cinico gestore di un giro milionario di cocaina.
Invischiati nella loro storia, un altro ragazzo africano, Germain, finito per caso nel luogo della strage; la sua ragazza Asetù, che quella stessa sera canta in pubblico una canzone di Miriam Makeba; Suad, una prostituta che Yssouf sogna di riscattare dai suoi padroni.
Ambientata nella “più africana tra le città europee” (Roberto Saviano), Là-Bas è una storia dove fiction e verità confondono i propri percorsi. Il romanzo criminale di un ragazzo dei nostri tempi, intrapreso e vissuto per il solo gusto della sopravvivenza.”
Gli attori, Kader Alassane, Moussa Mone, Esther Elisha, Billy Serigne Faye, Fatima Traore, quasi tutti non professionisti, sono stati ingaggiati per strada, strappati per un po’ a quella realtà che così abilmente ci hanno saputo raccontare e che troppo spesso fingiamo di non sentire, di non sapere.
Una storia dura, fatta di parole e non di mezzi termini né mezze verità. Una storia da guardare ad occhi aperti e da non dimenticare.
Di seguito, il trailer: