Il cardinale Angelo Bagnasco, all’apertura del Consiglio Permanente della Cei, bacchetta Berlusconi. Le critiche del cardinale sono dirette al Premier e non sono affatto leggere, anche se il nome di Berlusconi non viene mai citato direttamente: “Mortifica soprattutto dover prendere atto di comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui. Non è la prima volta che ci occorre di annotarlo: chiunque sceglie la militanza politica, deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell’onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda”.
Bagnasco non si è certo trattenuto nell’esprimere il suo parere sui comportamenti che dovrebbe tenere un uomo politico. Il cardinale ha poi continuato: “Si rincorrono, con mesta sollecitudine, racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica. Da più parti, nelle ultime settimane, si sono elevate voci che invocavano nostri pronunciamenti. Forse che davvero è mancata in questi anni la voce responsabile del Magistero ecclesiale che chiedeva e chiede orizzonti di vita buona, libera dal pansessualismo e dal relativismo amorale?”. Bagnasco ha parlato anche di una questione molto dibattuta, ovvero l’immagine dell’Italia nel mondo e le ripercussioni che certi comportamenti possono avere a livello internazionale: “La collettività guarda con sgomento gli attori della scena pubblica e l’immagine del Paese all’esterno ne viene pericolosamente fiaccata. Quando le congiunture si rivelano oggettivamente gravi, e sono rese ancor più complicate da dinamiche e rapporti cristallizzati e insolubili, tanto da inibire seriamente il bene generale, allora non ci sono né vincitori né vinti: ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili”.
Vista l’aria che tira in questi giorni, queste dichiarazioni di Bagnasco pesano molto. Il governo si mantiene ancora grazie ad una risicata maggioranza in Parlamento, scongiurando delle elezioni che quasi sicuramente, secondo gli ultimi sondaggi, finirebbero per spodestare il Cavaliere. La Lega continua ad avere contrasti interni, con i militanti e la cosiddetta “base” sempre più contrari al proseguimento dell’alleanza con Berlusconi. Dichiarazioni del genere da parte di un importante esponente della Chiesa non fanno che contribuire alla significativa sfiducia che gli elettori hanno nei confronti dell’attuale governo.
Infine Bagnasco ha parlato dei rapporti diretti della Chiesa con la politica: “Sembra rapidamente stagliarsi all’orizzonte la possibilità di un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica che, coniugando strettamente l’etica sociale con l’etica della vita, sia promettente grembo di futuro, senza nostalgie né ingenue illusioni”.