In queste ultime settimane la crisi sui debiti sovrani è stata tale che ad avere problemi di accesso al credito non sono stati solo i privati, le famiglie e le imprese, ma direttamente anche le banche; c’è stata infatti difficoltà per gli istituti di credito nel rifornirsi di denaro al punto che la Bce, Banca centrale europea, di concerto con le altre banche centrali più importanti, nei giorni scorsi ha annunciato nuove misure non convenzionali per il sostegno alla liquidità del sistema finanziario.
In ogni caso per le banche il denaro è e sarà più caro nei prossimi mesi, ragion per cui, a cascata, questo si ripercuoterà, ad esempio, sui tassi applicati sui mutui.
Non a caso MutuiOnline.it, società quotata in Borsa a Piazza Affari, e leader nel settore, nella sua ultima analisi di mercato prevede un aumento dei tassi di interesse legato proprio alle persistenti tensioni presenti sui mercati bancari. Lo scenario tutt’altro che favorevole, stando alle rilevazioni di MutuiOnline.it, porta inoltre gli istituti di credito ad erogare importi di mutuo che si allontanano sempre di più dal valore massimo concedibile, ovverosia il 100% del valore dell’immobile.
Rispetto al 12% del 2007, quindi nel periodo precrisi, ad oggi solo il 4% dei mutui erogati presenta importi superiori all’80% del valore dell’immobile messo a garanzia. E visto che il costo della raccolta bancaria è in aumento, come sopra accennato, l’istituto di credito, al fine di mantenere i margini di guadagno, non fa altro che aumentare lo spread applicato sul finanziamento ipotecario per la casa.