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Berlusconi invita alla serenità: “Facciamo miracoli” ma per le opposizioni è la solita acqua colorata

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Giuseppe Di Spirito

“Abbiamo fatto un miracolo”. Ha esordito così Silvio Berlusconi intervenendo in una manifestazione del Pdl a Cuneo, riferendosi all’ultima contestatissima manovra economica: “abbiamo fatto una manovra da 54 miliardi in tre giorni e mezzo come nessun governo aveva mai fatto prima“. E se già da questo inizio siete un pò confusi, ricordando una gestazione lunga e travagliata per una finanziaria tutt’altro che entusiasmante, allora preparatevi a stupirvi ancora, perchè nel suo discorso Berlusconi ha dimostrato di essere in gran forma. E’ passato dal resuscitare i fantomatici “comunisti” che ogni giorno “chiedono al governo di fare un passo indietro” e che possono star “tranquilli” che ciò non avverrà, se non perdendo la maggioranza parlamentare, fino alla previsione di una vittoria delle elezioni del 2013: “sono assolutamente convinto che alla prossima scadenza elettorale il Pdl avrà di nuovo il mandato dai cittadini a governare il Paese”.

Ma non basta. “State sereni” ripete più volte il leader del Pdl, con fare liturgico, sereni anche perchè quanto prima verrà affrontato uno dei problemi più importanti di tutti, quello che contribuisce a fare dell’Italia, secondo il premier, uno “stato di polizia”, ossia quello delle famigerate intercettazioni telefoniche. “Torneremo ad essere un paese civile, libero, oggi non lo siamo. -ha spiegato- Quando chiamate al telefono, sentite la morsa dello stato di polizia. I cittadini sentono che c’è uno Stato che non tutela più la nostra privacy”. Sì, indubbiamente si può essere d’accordo perlomeno nella prima parte, di civile l’Italia ultimamente ha poco.

Ma il governo ora starebbe anche “lavorando sodo”, approntando “misure per la crescita e lo sviluppo”, consistenti nelle dismissioni del patrimonio pubblico, nelle privatizzazioni e nello sblocco delle grandi opere. Ma non sono esattamente queste le cose chieste a gran voce da Confindustria, contestualmente all’ennesima “sfiducia” al governo, nemmeno una settimana fa? Probabilmente si tratta solo di una coincidenza. Putroppo, il “comunista” Pier Luigi Bersani come sempre non gradisce le rivelazioni ed i propositi del presidente del Consiglio, e gli guasta la festa: “Le dichiarazioni di Berlusconi sono a due passi dal delirio. I fatti ci mettono di fronte alla verità, dopo anni di menzogne” commenta il segretario del Pd, continuando a sostenere che siamo in presenza di un passaggio difficilissimo per vita del paese, il peggiore dal dopoguerra ad oggi. Ancora rilancia la proposta di un governo di salvezza nazionale, e conclude: “Chi, per puro egoismo, ostacola testardamente questa scelta si prende a questo punto una responsabilità storica”.

Anche il leader Udc Pier Ferdinando Casini, dato per acquisito qualche giorno fa in quota maggioranza, tende a smarcarsi sempre di più dalle carezze berlusconiane e preferisce la “linea Formigoni” che prevede nuove elezioni politiche nel 2012: “Non vedo come si possa andare avanti con un governo assente e indifferente a quelle che sono le questioni reali del Paese, abbiamo fatto di tutto per stimolarlo ma le affermazioni private non corrispondono mai ai fatti pubblici” rivela alla stampa.

Infine, è la volta del presidente della Camera, Gianfranco Fini, che a Sky Tg24 ristabilisce un minimo di verità sulla questione della manovra correttiva: “Il governo ha cambiato la manovra quattro volte in un mese…Questo da’ fastidio ai mercati e spiega perche’ l’Italia non e’ credibile”. Ma il fondatore di Fli non si è fermato a questa stoccata, ricordando alcune delle clamorose promesse disattese dall’esecutivo, e che di sicuro gli procureranno accuse ed invettive da quella parte politica che è accusato di aver “tradito”, partendo dalle responsabilità nella situazione globale: “…fino al giorno prima che la crisi esplodesse il governo la negava…” fino all’intervento sui conti pubblici: “A maggio ci hanno detto che non ci sarebbe stato…Se neghi cio’ che tutti, al contrario, prevedono e purtroppo la previsione si realizza e’ evidente che non sai piu’ che fare”.

Sembrerebbe che l’appello di Berlusconi a “stare sereni”, per ora non abbia sortito un grande effetto.

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Giuseppe Di Spirito