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Kingdoms of Amalur: Reckoning

Published by
Nicola Forte

Kingdoms of Amalur: Reckoning è un GDR con tinte fortemente action sviluppato da 38 Studios che per la realizzazione della componente action si è ispirata a titoli come God of War e Devil May Cry e per la componente ruolistica a The Elder Scrolls. Sembrano quindi esserci tutte le componenti per un titolo che il 10 febbraio 2012 prenderà posto negli store di tutto il mondo.

Per capire la portata del titolo basta sapere che sono stati assoldati per lavorare al progetto tre individui come R.A. Salvatore, tantissimi titoli pubblicati per  Forgotten Realms e un paio di romanzi tratti dall’universo di Star Wars, McFarlane, Spawn, SpiderMan ed il video “Do the Evolution” dei Pearl Jam tra i suoi lavori, e Ken Rolston,  The Elder Scroll.

R.A. Salvatore si è occupato di creare un background narrativo di 10.000 anni, McFarlane si è occupato dei bozzetti ed artwork sui personaggi, sulle ambientazioni e sulle armi e Ken Rolston ha assemblare il tutto in un gioco di ruolo in grado di restituire quel senso di libertà e vastità tipico di The Elder Scroll.

Il gioco è ambientato ad Amalur dove tutti gli abitanti hanno un destino già scritto. Il nostro alter ego avrà la possibilità di riscrivere il proprio grazie alla sua resurrezione, verremo infatti uccisi all’inizio della storia. Avremo in questo modo totale libertà nel plasmare il nostro personaggio. Per assemblare il personaggio che più rispecchia i nostri gusti e le nostre attitudini avremo a disposizione circa quaranta classi e centinaia di combinazioni diverse tra le quali scegliere.

L’unica abilità comune a tutti è quella di Reckoning, attivabile una volta riempita una barra posta in alto a sinistra della schermata, la quale si riempie progressivamente con gli attacchi messi a segno, questa ci permetterà di ottenere un rallentamento temporale e un aumento del danno inflitto dalle armi.

Il Mondo di gioco è veramente vastissimo contando ben cinque macro regioni, da quattro enormi città, più una miriade di villaggi e dungeon.

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Nicola Forte