Roma violenta: ridotto in fin di vita dagli scippatori, un arresto nella notte

Ennesimo tragico fatto di cronaca nella capitale: un uomo di 68 anni, Ennio Luparelli, versa in fin di vita all’ospedale Pertini di Roma per aver tentato di contrastare uno scippo ai danni della moglie. L’aggressione è avvenuta ieri sera in via Sernano, nel quartiere periferico di San Basilio, dove la coppia transitava a piedi quando è stata aggredita da due malviventi che, a bordo della loro auto, hanno scippato la borsa alla donna. Il marito si è dato all’inseguimento dei due delinquenti in fuga che, finiti in un vicolo cieco, avrebbero ingranato la retromarcia: Luparelli si sarebbe opposto all’auto fronteggiandola, ma i due, senza alcuna remora, lo avrebbero investito, passandogli sopra e schiacciandogli la testa con una ruota. Sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, le sue condizioni sono disperate.

La caccia ai colpevoli attuata nella notte con uno spiegamento di venti pattuglie di poliziotti e carabinieri ha già condotto all‘arresto, con l’accusa di rapina e tentato omicidio, del guidatore, un pregiudicato romano di 33 anni. A mettere le forze dell’ordine sulle sue tracce il ritrovamento, poco distante dal luogo dello scippo, in via Giolitti, di una Fiat Panda rossa data alle fiamme, abbandonata dai due rapinatori.

Si riaccende nuovamente l’allarme vivibilità e sicurezza nella capitale dove soltanto ieri si era assistito ad una sparatoria in via Portuense nella quale un uomo è rimasto ferito ad una gamba. Il sindaco Alemanno ha dunque convocato un consiglio comunale straordinario per decidere le strategie atte a contrastare i fenomeni di criminalità all’ordine del giorno in una città in cui la cronaca degli ultimi mesi ha raccontato di omicidipestaggi a sangue, aggressioni a bottigliate, scippi, sparatorie, atti vandalici a danni di fontane e monumenti, per non parlare della prostituzione in strada che trasforma arterie principali in succursali di sesso a pagamento.

Il picco di violenza scatenatosi in città pone seri interrogativi sulle politiche del primo cittadino e sulla sua illusione di aver ingaggiato una lotta efficace ai problemi di degrado che invece continuano a sopravvivere alle sue ronde e ordinanze, rivelatesi manifestamente strumenti di propaganda più che soluzioni adeguate.

 

 


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