Neil Young al lavoro sulla sua autobiografia, Waging Heavy Peace

Tra le tante leggende rock degli anni ’70, Neil Young resta uno dei pochi a non avere ancora messo su carta le sue memorie: l’affascinante biografia Shakey, scritta dal giornalista Jimmy McDonough e pubblicata nel 2003, rimane ancora il testo di riferimento per chi vuole approfondire la figura del grande cantautore canadese, nonostante lo stesso Young abbia fatto di tutto per impedirne la pubblicazione.

Tutto questo sembra però destinato a cambiare: secondo quanto dichiarato da David Rosenthal, presidente della casa editrice Blue Rider Press, Young è attualmente al lavoro sulla sua autobiografia, che dovrebbe essere pubblicata l’anno prossimo.

Il libro, intitolato Waging Heavy Peace, promette di fornire “un illuminante spaccato della vita e della carriera di Neil Young, contenente tutto quello che i fan e gli ammiratori hanno sempre voluto sapere”. Secondo quanto dichiarato dallo stesso Young, il processo di scrittura si sta rivelando più facile del previsto, visto che l’artista si è ispirato allo stile usato da suo padre Scott Young, famoso giornalista sportivo degli anni ’40.

Ma la scrittura non è l’unica attività che terrà occupato il cantautore nei prossimi mesi: il 22 e 23 ottobre andrà in scena la 25esima edizione del concerto Bridge School Benefit, organizzato da Young e sua moglie Pegi a sostegno di un istituto californiano che aiuta i bambini con gravi difficoltà fisiche e comunicative. L’appuntamento, che nell’ultimo quarto di secolo ha visto esibirsi numerosi grandi nomi del mondo musicale, anche quest’anno avrà una lineup di tutto rispetto: Arcade Fire, Foo Fighters, Beck, Eddie Vedder dei Pearl Jam, Diana Krall, Dave Matthews e Carlos Santana.

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