La zucca, il tempura e il tè verde

Settembre, Ottobre sono i mesi della zucca: un ortaggio autunnale adorabile, sfida la classica dicotomia dolce/salato. Ci sono, poi, molti modi di cucinare la zucca, farne una zuppa, arrostirla, fare un primo piatto, preparare un dolce o dei pasticcini.

Io propongo una particolarità a voi e ai vostri commensali: un tempura di zucca per l’esattezza. Questo perchè mi viene in mente di accompagnarlo a un delicato tè verde giapponese. Sembrerebbe che l’associazione sia semplice, per il fatto che molti pensano che il tempura sia un piatto giapponese.

In realtà non è così. Si tratta piuttosto di una pietanza portoghese trapiantata in Giappone. Si racconta che il piatto sia nato nel sedicesimo secolo con i portoghesi cristiani che, trovandosi in Giappone per commercio e astenendosi dal mangiare carne il mercoledì, venerdì e sabato (tempora in latino) per dedicarsi alla preghiera, cucinavano solo verdure o pesce fritto in una pasta sottile. Da questa usanza, nasce il nome deformato dai giapponesi tenpura.

Come preparare la tempura di zucca (per 4 persone)

Cosa serve

1 uovo
1 tazza di acqua ghiacciata
1 tazza di farina
zucca

Preparazione

Dopo aver tagliato la zucca a pezzetti, preparare l’impasto. Per farlo, sbattere l’uovo in una ciotola, aggiungere il bicchiere di acqua ghiacciata. Poi, la farina setacciata. Mescola tutto non per molto.
Rotolare infine i pezzi di zucca nel composto e friggere.

Il tè verde giapponese da accompagnare: quale?

Tra i pregiati tè verdi del Giappone, consiglio il più comune bancha: esso presenta un basso contenuto di teina e di catechine. Si tratta di un tè molto leggero, dal sentore d’erba, bevuto dagli anziani così come dai bambini.
Questo tè non ha un peso particolare nella categoria, non è un tè pregiato, ma potrebbe averlo nella quotidianeità dei giapponesi.

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