Grecia, progressi negoziato con troika e privatizzazioni per 50 mld

La Grecia sarebbe riuscita a convincere la troika (UE, BCE e FMI) a tornare al tavolo delle trattative, per discutere della possibilità di rilasciare la sesta tranche degli aiuti previsti già lo scorso anno e che ad ottobre ammonterebbero a otto miliardi di euro, consentendo alle casse disastrate di Atene di respirare un pò. I ministri economici del governo greco e i rappresentanti dei tre organismi internazionali si erano sentiti ieri e due giorni fa in teleconferenza.

La troika aveva interrotto il negoziato, a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi fiscali assegnati alla Grecia per quest’anno. Al contrario, adesso, si comunica dal ministero delle finanze ellenico che gli obiettivi di deficit e debito saranno mantenuti entro il 2014, così come era stato concordato. Per questo, entro oggi saranno annunciate nuove misure di austerità, che dovrebbero già gravare sull’anno fiscale in corso.

Non solo. Al fine di alleggerire il peso di un debito già ben oltre il 150% del pil, il governo Papandreou avrebbe accettato l’idea di privatizzare beni pubblici per 50 miliardi di euro. Una manovra che consentirebbe ad Atene di liberarsi di un quantitativo di debito, pari al 25% del pil.

E in mattinata, c’è cautela sulle borse e sul monetario. I BTp sono poco mossi e lo spread BTp-Bund, ossia il differenziale di rendimento tra i decennali italiani e quelli tedeschi, viaggia sui 392 punti base. Si attendono anche i risultati di un’asta di Bund decennali per 5 miliardi. Le stime parlano di un tasso, che non dovrebbe superare la soglia del 2%, grazie alla presunta buona domanda.

 

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