Era nell’aria ed alla fine è successo. Dopo una lunga trattativa il Cda della Rai non ha approvato il contratto con la società Fandango per la messa in onda di “Parla con me” di Serena Dandini, nonostante il programma fosse già in palinsesto per il 27 settembre. Una Rai ancora una volta spaccata, che decreta la perdita di un altro programma di punta, con cinque voti contrari e quattro a favore. Nonostante la casa di produzione avesse accettato uno sconto del 5%, portando il costo a puntata a 32.000 euro rispetto ai 34.500 della scorsa edizione, ciò non è bastato per ottenere il via libera.
In realtà c’era una questione di fondo a complicare le cose, in quanto Serena Dandini è contrattualizzata dalla Fandango in esclusiva, mentre la policy Rai non prevede produzioni esterne per trasmissioni di cui il servizio pubblico ha già i diritti. Il Dg Lorenza Lei era favorevole a produrre in proprio la trasmissione ma ha cercato di mediare mettendo sul tavolo la riduzione dei costi della Fandango, ma nonostante ciò si sono schierati contro i cinque consiglieri dell’area di maggioranza, mentre quelli di opposizione (più il presidente Paolo Garimberti) erano soddisfatti dell’accordo.
Serena Dandini è assai amareggiata e parla di occupazione politica al suo culmine in Rai: “L’unica soddisfazione di una giornata amara è di averli stanati, mi hanno accusato di essere avida, di volere troppi autori e pezzo a pezzo abbiamo smontato ogni pretesto: ora il re è nudo e tutti hanno capito perché non andiamo in onda“. Fortunatamente, almeno per lei sarebbe già pronto un accordo con La7, con cui i contatti sarebbero già in stato avanzato, ma in ogni caso la Dandini non potrà utilizzare il format di Parla con me, in quanto di proprietà di viale Mazzini. Anche la Fandango commenta per bocca del suo presidente Domenico Procacci: “Una decisione completamente politica, presa contro l’interesse dell’azienda, conseguente a un preciso mandato, del tutto politico” mentre il presidente della Rai non riesce a comprendere la decisione del Cda, in quanto in precedenza il palinsesto con all’interno la trasmissione della Dandini era stato già approvato “praticamente all’unanimità” riferisce Garimberti.
Durissimo il consigliere di opposizione Nino Rizzo Nervo, secondo il quale si tratta dell’ennesima “missione” che ha per obiettivo l’epurazione delle voci sgradite alla maggioranza di governo, arrivando a chiedersi se “ha senso restare per assistere impotente alla consumazione di un delitto. Dopo Michele Santoro e Paolo Ruffini -conclude- è toccato all’ultimo nome della lista, quello di Serena Dandini”.