Gyokuro, il miglior tè verde giapponese

Se avete voglia di fare un’esperienza a più livelli, vi consiglio di assaporare il Gyokuro.

Si tratta di un tè verde molto pregiato, il miglior tè giapponese in assoluto. Il colore giallo con accenni di verde, una visione torbida del liquore, diverse sensazioni gustative a diversi livelli, una dopo l’altra…

I cespugli del futuro Gyokuro vengono messi all’ombra al 90% dall’inizio di maggio (il primo raccolto) per circa venti giorni. Non appena spuntano, viene posata su di loro una coperta di bambù, o di canna. Stando all’ombra, le foglioline producono maggiore clorofilla e minor tannino. Questo tè, infatti, presenta delle foglie più scure (maggiore clorofilla) ed è meno forte (minor tannino). Al momento della raccolta, solo le foglie più tenere vengono strappate, portate in fretta in fabbrica e cotte al vapore per trenta secondi, per trattenere l’aroma e bloccare la fermentazione. Poi, vengono gonfiate con aria clada, pressate e asciugate fino a perdere il 70% di acqua.
Le foglie vengono arrotolate continuamente fino ad assumere la forma di aghi dal colore verde scuro. Successivamente si fa una selezione, in cui sitolgono i rametti e le foglie vecchie, e si essicca ulteriormente.

Per la preparazione non posso dare delle indicazioni chiare. Esistono diverse scuole al riguardo e l’unico consiglio che so darvi è sperimentare. Ci sono degli accorgimenti da tenere tuttavia in considerazione: l’acqua deve avere una temperatura di 50 gradi e la quantità deve essere minore rispetto alla quantità di foglie considerate. Personalmente lascio passare pochissimo tempo per l’infusione (1 min al max) per evitare che il liquore risulti troppo amaro.

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