Mancano poco più di tre settimane alla data del 9 ottobre, quando si terranno le elezioni primarie del Partito Socialista per la scelta del candidato alle presidenziali del maggio 2012 che dovrà sfidare Sarkozy per la corsa all’Eliseo. I candidati in campo sono sei, tra cui due donna battagliere: il segretario del PS Martine Aubry e l’ex sfidante di Sarkozy, Ségolène Royal. Tuttavia, tra tutti primeggia l'”elefante” del partito, quel François Hollande, marito della Royal fino al 2007, esattamente fino al giorno in cui la sua ex moglie perse le elezioni presidenziali. Hollande vanta la fama di pragmatico e di dirigente navigato del Partito Socialista, che nel 2007 vennero considerate qualità negative, con la base dell’elettorato in fermento contro l’immobilismo dei propri vertici. Ma oggi la situazione è radicalmente cambiata. C’è voglia di tornare all’Eliseo e di conquistare la maggioranza all’Assemblea Nazionale dopo dieci anni all’opposizione.
E paradossalmente i personaggi impopolari di cinque anni fa ora vengono riabilitati e godono il favore dei pronostici. L’ultimo sondaggio realizzato da Bva, attraverso interviste al telefono, tra il 7 e il 14 settembre, non lascerebbero spazio a dubbi: Hollande non avrebbe rivali, con il 47% delle preferenze degli elettori socialisti. Segue a distanza la Aubry, con il 29% e poi solo terza la Royal con il 12%. Agli altri solo briciole, ma che fossero candidati di pura testimonianza lo si sapeva già.
Eppure, non va sottovalutato il fascino che Martine Aubry potrebbe ancora avere sull’elettorato nostalgico della sinistra al governo. Da ministro del lavoro nel governo Jospin, tra il 1997 e il 2002, ella fu la madre delle 35 ore, ossia la riforma del lavoro, che per legge e tra le proteste delle imprese abbassò l’orario settimanale di lavoro da 40 a 35 ore. Sebbene la legge fu un fallimento, in termini di nuovo lavoro creato e di piena realizzazione, in realtà il nome della Aubry continua a suscitare simpatie tra la base militante della sinistra.
Al contrario, la ex popolarissima Royal sembra vittima di un pregiudizio: avere perso già contro Sarkozy non le aliena alcuna simpatia. Molti la vorrebbero fuori dai giochi, considerandola inadeguata, specie a vincere. E così la gara per le primarie resta a due: Hollande contro Aubry. Simili su molte cose, ad esempio nella loro capacità di incarnare il “vecchio” modo di fare politica tra i socialisti. Ed è quello che chiede la base.