Gli agenti del nucleo delle Guardie Zoofile Ambientali, insieme al loro capo Gian Lorenzo Termanini e ai carabinieri di Arenzano, hanno trovato all’interno di un’abitazione quattro setter tenuti in condizioni inadeguate e provvisti di collari elettrici.
Ad allertare le forze dell’ordine sono stati i vicini che sentivano guaiti e lamenti provenienti dalla casa in cui vivevano i cani. Sembra che il loro padrone utilizzasse mezzi piuttosto dolorosi per tenere a bada i suoi cani. Dopo il ritrovamento i quattro cani sono stati portati al canile di Sestri Ponente. Solo dopo la sentenza del magistrato si potrà conoscere la loro sorte.
Una pratica dolorosa, diseducativa e fin troppo utilizzata quella dei collari elettrici per cani. Per quanto il loro utilizzo sia vietato dalla legge, coloro che vogliono acquistare questi accessori possono farlo in maniera piuttosto veloce, data la facile reperibilità degli articoli su internet. Quello che lascia ancora più sconcertati è il fatto che alcuni addestratori di cani credono ancora nell’utilizzo del collare elettrico come sistema addestrativo, consigliandolo a quanti si rivolgono a loro per educare i propri cani.
Il collare elettrico agisce attravero dei piccoli puntali posti in prossimità del collo dell’animale che inviano una scarica elettrica al cane quando abbaia. Ci sono anche collari attivabili a distanza utilizzati per fare in modo che il cane non si allontani eccessivamente dal padrone.
L’uso di questi collari è considerato una forma di maltrattamento dalla legge ed è punito dall’articolo 544 ter del codice penale con la reclusione o con una multa che può variare dai 3.000 ai 15.000 euro.