Si vanno riducendo le perdite in mattinata a Piazza Affari, mentre sono negative tutte le altre borse europee. A Milano, il listino Ftse Mib segna a metà mattinata un -2,7%, dopo avere aperto a -4%, mentre fa peggio Parigi, che sprofonda a -4,2%. Molto negativa anche Francoforte, che perde intorno al 2,4%. Il motivo di tanto nervosismo sta nelle voci insistenti per cui la Grecia sarebbe sull’orlo del default.
Secondo alcuni studi commissionati dalla Germania, Atene avrebbe liquidità solo fino ad ottobre, ma tra poche settimane la bancarotta potrebbe essere obbligata, perchè non avrebbe più soldi per pagare stipendi pubblici e pensioni. Berlino starebbe da giorni preparando un piano di salvataggio per le proprie banche, nell’eventualità che la Grecia fallisca.
Lo stesso governo greco di Papandreou, pur allontanando l’ipotesi della bancarotta, tuttavia, lascia chiaramente intendere che non ci sarebbe granchè tempo per attendere la nuova tranche di aiuti.
E in Italia occhio anche all’altro indice-tormentone di queste settimane, lo spread BTp-Bund. Il differenziale di rendimento tra i BTp a dieci anni e quelli tedeschi è schizzato a 380 punti base, in netto rialzo dalla chiusura di venerdì. Ormai è evidente che le questioni interne centrano poco e niente, ma che i mercati stiano concentrando gli acquisti solo sui titoli ritenuti massimamente sicuri, come i bond tedeschi.
Ad aggravare il già teso clima sui mercati c’è poi la questione delle dimissioni del tedesco Stark dal board della BCE, che lascia intravedere lacerazioni molto gravi nell’Eurozona. Non aiutano poi i dati pubblicati nel fine settimana su un forte rallentamento della crescita in Europa e USA, che potrebbe anche degenerare in una nuova recessione.