Brutta giornata sui mercati finanziari, dove gli indici sono in rosso in tutta Europa, a causa di un probabile imminente default della Grecia. E a catena un pò tutta l’Eurozona potrebbe essere in un modo o nell’altra essere coinvolta nella tragedia di Atene. Oggi, ad esempio, non è affatto un caso che la maglia nera delle contrattazioni, almeno in mattinata sia francese, con la borsa di Parigi che perde oltre il 4%, perchè potrebbe a fine giornata arrivare la “sentenza” di Moody’s, che potrebbe decidere di declassare il debito delle tre più importanti realtà bancarie transalpine: BNP-Paribas, Société Générale e Crédit Agricole.
Tre mesi fa, infatti, i conti di queste tre banche erano state messe sotto osservazione e di solito dopo tale periodo di attesa arriva la decisione dell’agenzia di rating. Il problema delle tre banche riguarda i loro titoli ellenici in portafoglio, che a marzo erano pari a 5 miliardi per BNP-Paribas, 2,5 miliardi per Société Générale e di 600 milioni per Crédit Agricole.
Malgrado per quest’ultima il monte titoli greci sia limitato, essa paga l’essere la controllante della banca greca Emporiki. Ad ogni modo, la bocciatura delle tre banche potrebbe scatenare un’ondata di panico sui mercati, specie se l’ipotesi di default greco nelle prossime ore dovesse rafforzarsi. Non è un caso che Société Générale abbia già annunciato che cederà asset per un valore di 4 miliardi, al fine di ricapitalizzarsi.
Sul fronte italiano, gli ultimi dati sulla produzione industriale non aiutano ad avviare un ciclo di maggiore fiducia sulla sostenibilità del nostro debito. A luglio, la produzione industriale destagionalizzata è diminuita dello 0,7% sul mese di giugno e dell’1,6% su base annua. Il consensus era per un +0,2% mensile e per un +0,6% sul luglio 2010.