La manovra finanziaria non è ancora stata approvata, ma tutti i telegiornali ne hanno parlato: si prospetta un aumento dell’ IVA (Imposta sul valore aggiunto) che dovrebbe passare dall’attuale 20% al 21%. Un lieve cambiamento, che però influirà pesantemente nel mondo delle auto. Infatti, basta questo leggerissimo aumento dell’IVA a causare un aumento della benzina di circa 1,3 centesimi per ogni litro di carburante.
Una somma che va ad aggiungersi alle già onerose accise e all’ IVA calcolata sul valore delle stesse ed ecco che si arriva ad un prezzo del carburante sempre più stratosferico. Da tenere presente che, secondo alcuni studi condotti dalla Figisc (Federazione italiana gestori impianti stradali carburante) nel giro di 4 mesi (Aprile-Agosto 2011) il carburante è aumentato di prezzo del 9,6% per la benzina e del 12,5% per il gasolio.
Certo, il prezzo non è aumentato per caso: non si tratta di speculazioni petrolifere (ci mancavano solo quelle) ma dell’ aumento delle accise per evitare di far pagare di più il ticket al cinema o ad esempio l’ accisa per quanto riguarda l’emergenza dei profughi.
La cosa particolare è che, nonostante l’aumento del costo del carburante avrebbe dovuto portare maggiori incassi per le casse statali, non è stato così, in quanto sembra che il consumo del carburante sia sceso di circa il 9% (valore registrato nel mese di luglio 2011 e confrontato con lo stesso periodo del 2010), mentre sarebbero stati erogati il 3,4% in meno di litri nei primi mesi del 2011.
Comunque, se la manovra dovesse passare, l’aumento dell’ IVA dovrebbe portare ad una spesa di circa 300 euro l’anno, visto che coinvolgerà praticamente ogni settore, incluso quello dell’auto.