Come prelevare il tè dai sacchetti o dalle scatole? E come prenderne la giusta quantità?
Oggi nelle confezioni da tè c’è scritto di utilizzare un “cucchiaino di tè per 150 ml di acqua” ma non sempre questo è vero. La quantità di foglie presente in un cucchiaino, infatti, varia dal volume occupato da queste ultime. Sarebbe quindi più opportuno conoscere la quantità esatta di tè da utilizzare così da procedere alla rilevazione del peso con una piccola bilancia di precisione.
Per prelevare la giusta quantità di foglie, in passato nacquero i cucchiai da caddy (scatola da tè).
Il termine inglese caddy è un prestito della parola malese kati, un unità di misura che corrisponde a poco più di mezzo chilo, ed indica proprio la scatola da tè.
Agli inizi del 700′ queste ultime erano divise in settori per contenere tè diversi e, a volte, anche lo zucchero. Erano munite di serratura e le chiavi erano conservate dalla governante, che aveva il compito di preparare il tè: le foglie erano troppo costose e preziose per lasciarlo ai domestici e quindi era tenuto in salotto.
I primi cucchiaini da caddy erano a manico lungo; in seguito, con l’affermarsi delle scatole più basse e piccole, il manico fu accorciato e i cucchiaini si trasformarono in conchiglie. La scelta della forma aveva una ragione specifica: i mercanti orientali usavano mettere una conchiglia vera sulle scatole da tè per permettere ai potenziali acquirenti di prelevare dei campioni di foglie prima di decidere l’acquisto. In seguito, comparvero diverse forme.
Ancora oggi sono presenti i cucchiai da caddy e ce ne sono molti in argento da collezione.