Attualmente sono al centro di un aspro conflitto. Stiamo parlando di Vasco Rossi e Ligabue, le due facce del rock italiano. Le parole rilasciate a Red Ronnie in una recente intervista da parte del primo hanno infatti scatenato un boom boom mediatico non solo tra i fan. Ma è una storia che va avanti ormai dal lontano 1999 e che, molto probabilmente, riempierà le pagine dei rotocalchi e le webpages ancora per tanto tempo.
La prossima sfida tra Vasco e il rocker di Correggio si svolgerà in campo cinematografico. Ligabue è stato più volte regista e proprio lo scorso anno a Venezia ha presentato il documentario “Niente Paura“. A seguire quest’ anno le sue orme il Blasco nazionale, che grazie alla collaborazione dei registi Alessandro Paris e Sibylle Righetti, confenziona un documentario riguardo la sua storia, la sua vita, i suoi amici e il suo lavoro.
Parte tutto da dove è incominciato, da Zocca, piccolo comune in provincia di Modena. I primi successi, i tradimenti, il carcere e la consacrazione. La perdita di Massimo Riva, la condanna per detenzione di stupefacenti e l’ etichetta di “rocker maledetto”. Lo sballo e il divertimento sarebbero diventati da quel giorno il suo simbolo ma non il suo credo.
Vasco racconta “Questa storia qua” e lo fa letteralmente. Lui non compare, in video non si vede, ma parla, recita, narra e ovviamente canta. Le canzoni del Blasco si trasformano inevitabilmente nella colonna sonora della sua vita. A Venezia nel momento in cui è stato presentato il film Rossi non era presente a causa dei suoi ben noti problemi fisici, ma attraverso le note sembrava che stesse nella stanza con tutti i privilegiati che hanno potuto assistere all’ anteprima.
Chi vuole seguire la storia dell’ uomo, oltre che del rocker, può andare al cinema da domani 7 settembre.