Nelle montagne dello Yunnan, al confine con il Tibet, si trovano grandi piantagioni da cui si ricava una qualità di tè molto particolare: il Pu-erh.
Da sempre apprezzato in Cina (già nel V secolo d.C. era usato come moneta di scambio dai nomadi che andavano e venivano dalle regioni più settentrionali), ha conosciuto nel mondo occidentale una fortuna recente, soprattutto per le sua virtù salutari: il Pu-erh, infatti, ha un effetto di contrasto ai grassi. Ciò lo rende un prezioso alleato contro il colesterolo e nelle diete dimagranti. Inoltre, dopo un pasto pesante, bere Pu Erh aiuta la digestione ripulendo l’intestino; riduce la pressione del sangue rafforzando la circolazione ed eliminando le tossine in esso presenti; allevia la fatica. Gli abitanti dello Yunnan lo preparano perché possa “allontanare il fuoco” e rinfrescare il corpo.
Questo tè appartiene a una categoria particolare, diversa dai tè verdi, oolong o neri: le foglie subiscono una doppia fermentazione, in base ad un procedimento ancora poco conosciuto: le foglie sono mantenute per un certo tempo in un ambiente caldo umido, in modo che si sviluppino batteri e muffe responsabili del gusto di terra bagnata. Il Pu-erh non teme l’invecchiamento, anzi il più pregiato è stagionato per anni e anni.
Il gusto, definito dai cinesi appunto “di terra bagnata da pioggia recente”, è assolutamente speciale. Se non avete mai assaggiato il Pu-erh è bene sapere che si subisce in genere il trauma del primo assaggio. Il gusto di questo tè è infatti molto particolare; se però negli assaggi successivi si cerca di esplorare questo sapore, si apre una prospettiva nuova e inaspettata.
In commercio, oltre alla distribuzione in foglie sfuse, sono presenti mattonelle quadrate con ideogrammi o compresse rotonde a “nido di uccello” (tè pressati).
Per la preparazione, il Pu-erh può essere lasciato in infusione a lungo senza che diventi amaro, e se si abbonda con le foglie, il colore scurissimo non deve spaventare: il gusto è forte ma gradevole.
Tra le sue proprietà digestive, questo tè è indicato nel dopo pranzo. Ottimo anche per la colazione magari insieme a una fetta di pane col miele.