Il governo ha deciso: sulla manovra sarà chiesta la fiducia. La conferma arriva dalla convocazione per le 18 di oggi del Consiglio dei Ministri, chiamato proprio a dare il via libera alla richiesta della fiducia per la conversione in legge del decreto emanato lo scorso 12 agosto. E intanto, dopo il richiamo della Presidente della Repubblica a inserire provvedimenti più efficaci e il peggioramento della situazione sui mercati finanziari, la maggioranza si è messa al lavoro per trovare un accordo per inserire ulteriori modifiche all’interno del testo che dovrà essere approvato dal Parlamento e il cui voto finale in Senato è stato fissato per domani.
Berlusconi ha, infatti, riunito oggi a Palazzo Grazioli tutti i big di Pdl e Lega: il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, i capogruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, e il capogruppo della Lega al Senato, Federico Bricolo.
Nel vertice di maggioranza si è parlato delle modifiche da apportare alla manovra e l’intesa trovata porta all‘aumento di un punto dell’Iva, alla reintroduzione del contributo di solidarietà, che questa volta sarà destinato ai redditi superiori ai 500mila euro, e anche l’adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014: tutti provvedimenti che saranno all’ordine del giorno del Cdm, secondo quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi. Nello stesso comunicato si anticipa che giovedì prossimo il consiglio dei ministri introdurrà nella costituzione il pareggio di bilancio e lo spostamento nelle mani delle Regioni delle competenze delle Province.
E intanto le continue modifiche alla manovra e l’immagine di divisioni all’interno della maggioranza che arriva anche all’estero non fanno che aumentare le preoccupazioni degli stati dell’Unione Europea: così oggi è arrivato un duro attacco da parte del portavoce del governo spagnolo. José Blanco in un’intervista rilasciata all’emittente Tele Cinco non usa giri di parole nell’affermare che “ci sono due paesi, Grecia e Italia che sono in una brutta situazione e non stanno facendo quanto promesso: l’Italia ha cambiato in pochi giorni il suo piano di risanamento che al momento manca di rigore”.