Sampdoria, preso Foggia per puntare la Serie A

Il Calciomercato della Sampdoria 2011/2012 è stato molto particolare, visto il momento assai delicato e la grande aspettativa che si vive a Genova dopo la terribile e inattesa retrocessione in Serie B.

La Presidenza aveva promesso di fare piazza pulita a livello dirigenziale, tecnico e di rosa per puntare alla rifondazione. Il Ds Sensibile finora ha destato una buona impressione, poichè ha saputo destreggiarsi nel meandri del budget a disposizione imposto dai piani alti ed ha cercato di investire bene con un occhio sempre attento al bilancio. Al posto di Cavasin è arrivato Atzori, scelta basata sulla buona annata fatta a Reggio da quest’ultimo, ma che finora ha poco convinto anche se è ancora presto per dare giudizi.

Passiamo al parco giocatori.

Per quanto concerne il mercato in uscita sono stati ceduti o lasciati andar via Ziegler, Mannini, Sammarco, Stankevicius, Biabany, Lucchini, Tissone, Curci e Poli. Chi era sul piede di partenza ma non si è riusciti a collocare è Maccarone, mentre il Capitano Palombo ha deciso fortemente di restare nonostante non mancasse l’interesse di molti club. La rifondazione quindi passa dallo zoccolo duro rappresentato dai vecchi Gastaldello, anche lui quasi ceduto ma poi rimasto, Palombo per l’appunto, poi i vari Koman, Semioli e Pozzi. In entrata, per migliorare la rosa si è puntato su una coppia di punte che la scorsa stagione ha fatto molto bene, ovvero Bertani, autore di 17 reti con il Novara, e Piovaccari, capocannoniere della B col Cittadella. In difesa sono arrivati Rispoli Costa e Castellini che faranno compagnia, oltra al Gasta, a Volta e Accardi. I problemi maggiori erano in porta e sulle fasce. Per quanto concerne il portiere è arrivato il gran colpo Romero, Nazionale Argentino, che sicuramente per la serie cadetta rappresenta un lusso. A dare qualità al centrocampo tutto muscoli doriano sono giunti poi Bentivoglio ma soprattutto il colpaccio Pasquale Foggia. Proprio l’arrivo dell’ex laziale ha infiammato una tifoseria che, dopo una partenza non proprio esaltante della propria squadra, vuole tornare a sorridere e sognare. Di sicuro, i blucerchiati posso contare sul dodicesimo uomo in campo, i tifosi, sempre e comunque presenti e da applausi in qualsiasi categoria ci si trovi.

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