E’ il primo fallimento di Mark Zuckenberg, a dispetto di chi pensava che fosse il nuovo re Mida del 2000 e che trasformasse in oro tutto quanto tocca. Invece, l’applicazione commerciale di Facebook, Deals, annunciata in pompa magna solo tre mesi fa come una grande rivoluzione per il più importante e famoso social network al mondo, ha chiuso. Lo ha comunicato in una nota lo stesso Zuckenberg, che ha affermato come questa esperienza abbia rappresentato un fatto di grande importanza per l’azienda, che verrà studiato.
Un modo dolce di annunciare il flop di un’iniziativa. In sostanza, Deals era un’applicazione che consentiva agli utenti iscritti su Facebook di potere effettuare acquisti online vantaggiosi. Nelle intenzioni malcelate di Zuckenberg, l’obiettivo era di scalzare il colosso online degli acquisti scontati Groupon. Ma così non è stato e l’impresa, forse anche per un difetto di comunicazione e di impostazione, è andata male.
Continua, invece, a macinare fatturato su fatturato il marchio Groupon, che ormai conta quasi 116 milioni di iscritti in tutto il mondo, i quali ogni giorno ricevono per email le offerte scontate quotidiane, geolocalizzate. Infatti, la caratteristica del gigante degli acquisti super-scontati è di localizzare il più possibile le offerte, comunicando all’iscritto quali beni e servizi a prezzi scontati potrà godere nella propria città.
Questo sistema ha fatto registrare un boom del fatturato del secondo trimestre di quest’anno, per la cifra record di 878 milioni di dollari, contro gli appena 3,3 di due anni fa. Tuttavia, in aumento anche il rosso dei conti, che per il 2010 ammonta a 181 milioni di dollari, a causa soprattutto delle ingenti spese di marketing.