Attesa per programma QE3 della Federal Reserve

L’occasione è prossima. Tra il 25 e il 27 agosto, a Kansas City si svolgerà il consueto appuntamento, che vedrà presenti i banchieri centrali più importanti del pianeta. Quest’anno, quanto si diranno i governatori delle banche centrali è considerato e seguito con estrema importanza. In particolare, i mercati attendono le parole del governatore della Federal Reserve, Ben Bernanke, che parlerà venerdì alle ore 16, per vedere se egli accennerà a una probabile terza fase del programma di espansione monetaria, che assume in gergo la sigla di QE3 (Quantitative Easing 3).

Indiscrezioni vorrebbero che Bernanke sia pronto a pompare sul mercato ulteriore moneta per 500-600 miliardi di dollari. Già tra il 2008 e il 2010, la Fed aveva immesso in circolazione 1700 miliardi. Poi, un secondo programma, attuato tra la fine del 2010 e il giugno di quest’anno, aveva inondato i mercati di altri 600 miliardi di dollari.

L’esito di questa immensa liquidità, a dire il vero, non si è notato in positivo. La crescita di breve termine resta di gran lunga inferiore alle attese e al ritmo produttivo storico della macchina americana e i rischi di una nuova ondata recessiva ci sono.

Per questo, Bernanke avrebbe in mente di pompare altri 500-600 miliardi di dollari, sebbene restano controverse le misure. C’è chi sostiene che ciò potrebbe avvenire aumentando la duration media dei Treasuries in portafoglio o anche annunciando di tenere in portafoglio i titoli acquistati per almeno un paio di anni.

Resta il fatto che questa politica accomodante è messa ora alla berlina, a livello politico, cosa che potrebbe in buona parte addolcire le nuove misure. Uno degli aspiranti avversari di Obama alle presidenziali, il governatore del Texas, Rick Perry, parla apertamente di “tradimento” di Bernanke, se si azzarderà ancora a stampare nuovi dollari. E un pò tutta la destra americana lo critica per queste scelte.

 

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