I sondaggi sulla popolarità del presidente americano Barack Obama continuano ad essere piuttosto cupi. Una settimana fa, prima che avesse inizio il tour presidenziale in bus nel mid-west, un sondaggio Gallup divulgava cifre poco gioiose per Obama: solo il 39% di popolarità, con i consensi scesi sotto la soglia del 40% dall’inizio del mandato. Un segnale allarmante, anche perchè la discesa va avanti da molti mesi e aveva subito solo una breve parentesi, con annesso recupero di 11 punti nei consensi, all’indomani dell’uccisione di Osama bin Laden in Pakistan. Ma quando gli americani sono tornati sul pianeta terra e hanno riscoperto i problemi quotidiani dell’economia, il calo della popolarità della Casa Bianca è continuato incessante. Ma a quanto pare, il tentativo di Obama di recuperare voti, spingendosi nelle terre dell’America profonda, quella dello “small business” e delle famiglie più tradizionali, non ha avuto, forse, il successo sperato.
Un altro sondaggio Gallup gli assegna un misero 26% di consenso sulla gestione dell’economia, tema su cui si giocheranno certamente le prossime elezioni e su cui i Democrats hanno già perso sonoramente la sfida delle elezioni di mid-term. Più in particolare, solo il 24% condividerebbe la sua gestione sul deficit, mentre solo il 29% la sua politica per l’occupazione. In generale, il calo è stato di 11 punti in tre mesi. Un crollo, che dovrebbe scatenare il panico tra il suo entourage.
Più alto il consenso sulla politica estera, con il 42% di favorevoli alla sua gestione. Unico dato su cui il presidente riscuote ancora la maggioranza assoluta è la lotta al terrorismo, con il 53% (c’è il fattore bin Laden), mentre un discreto 38% degli intervistati si dice soddisfatto sulla gestione della guerra in Afghanistan. E lo stesso Obama alla tv nazionale Cbs ha ammesso di essersi atteso i dati negativi sulla sua popolarità, per via della crisi e di come sono andate le cose con le trattative sul debito. E un altro sondaggio rivela che il 51% degli americani vorrebbero che Obama se ne andasse.
Certo, non si vince e non si perde con i sondaggi. Il tempo materiale per recuperare c’è. Ma tra oggi e il novembre 2012 ci sono di mezzo 15 mesi, che tutti giudicano molto difficili in economia. Nessun ottimismo sull’occupazione, con un tasso di senza lavoro che potrebbe continuare ad attestarsi in zona 9% e si teme persino una nuova recessione. Di certo, secondo le analisi, il 2012 non sarà un buon anno per l’economia e molto probabilmente peggiore del 2011. E per Obama è una notizia drammatica.