USA, Rick Perry si candida alle primarie Repubblicane e sfida Obama

Forse sarà una data storica per il mondo dei Repubblicani e delle destra in America. Il governatore texano, Rick Perry, si è ufficialmente candidato alle primarie del Partito Repubblicano, per scegliere il candidato presidente USA alle elezioni del novembre 2012. Rick Perry, 61 anni, si è presentato a Charleston, in South Carolina, dove di fronte a una riunione dei bloggers conservatori ha lanciato il guanto di sfida ad Obama ed è subito partito brillante, affermando che “un americano su sei non riesce a trovare un posto fisso, questo è un disastro“. Poi, aggiunge, che il “downgrading” degli USA rappresenta un declassamento delle vite di tutti e cita Margaret Thatcher, che ebbe il merito di risollevare le sorti della Gran Bretagna, dopo il periodo plumbeo dei laburisti al governo e promette anch’egli uno stato minimo, che sia avvertibile il meno possibile nelle vite dei cittadini. “Non è l’America che va male, ma Washington“, aggiunge.

I valori a cui si ispira Perry sono quelli tradizionali, le tre effe “Family, Farm, Freedom” (Famiglia, Fattoria, Libertà). Sì, perchè l’attuale governatore del Texas è cresciuto in una fattoria, dove con il lavoro ha conosciuto il valore della libertà e quando a soli 20 anni si è arruolato nell’aviazione militare, egli afferma di avere compreso quello che ancora a 50 anni non ha capito Obama: che gli USA sono il Paese più straordinario al mondo.

Cristiano evangelico fervente, contrarissimo alle unioni gay e all’aborto, Rick Perry vanta risultati eccellenti in economia, con il Texas che ha superato meglio di tutti gli altri stati la crisi di questi anni è che negli ultimi 10 anni ha creato il 40% del totale dei posti di lavoro negli USA, pur rappresentando solo il 10% della popolazione USA.  Cresce il lavoro e diminuiscono le tasse. La ricetta della destra Repubblicana, che potrebbe rappresentare la speranza per l’intera America di trovare qualcuno che sappia veramente come fare uscire dalla crisi l’economia. Quest’anno il pil texano dovrebbe crescere del 3,7%, contro una media nazionale di neanche la metà.

E Perry cita tutti questi dati, consapevole che l’America è affamata di “jobs”, di posti di lavoro, di voglia di ripresa. E i sondaggi sono promettenti. Già sarebbe al secondo posto nella sfida a nove tra i Repubblicani, alle spalle di Mitt Romney. Ed è solo la prima giornata. Perry è ciò che manca agli americani in questi anni, la sicurezza. Si dice certo di vincere la sfida dentro al GOP e di battere Obama l’anno prossimo. E’ convinto, rampante, energico, determinato e ha appeal. Volete vedere che sia il prossimo presidente americano?

 

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