Tocca quasi 17 miliardi di euro, per l’esattezza 16,9 miliardi, l’importo complessivo che l’agenzia di riscossione dello stato, Equitalia, ha concesso al 30 giugno di quest’anno ai contribuenti italiani. Sono 1,3 milioni coloro che avrebbero scelto tale modalità di regolarizzazione con il fisco, approfittando della possibilità di rateizzare i debiti con le tasse, fino a 72 rate, di importo unitario non inferiore ai cento euro.
E sempre dalla società Equitalia si rende noto che la maggior parte dei debiti rateizzati riguarda importi inferiori ai 5 mila euro, per i quali è possibile richiedere il pagamento rateizzato, senza obblighi di rateizzazione.
La regione che ha maggiormente approfittato di questa possibilità di pagamento è il Lazio, con 177 mila richiedenti e per un importo complessivo di 3 miliardi di euro. Seguono la Campania, con 173 mila contribuenti e 2 miliardi, la Lombardia con 163 mila richieste e 2,9 miliardi di debiti rateizzati e la Toscana, con 141 mila contribuenti che ne hanno ottenuto la dilazione, per importi complessivi pari a 1,3 miliardi.
Ma se da un lato i dati di Equitalia sottolineano il successo di questa modalità di venire incontro al cittadino, dall’altro essi sono la spia di un malessere diffuso, con molte famiglie che non hanno la possibilità di regolarizzare prontamente i propri debiti con il fisco.
Il periodo massimo di sei anni (72 rate) può essere dilazionato di altri sei anni, come previsto dal recente decreto Milleproroghe, che ha recepito le consuete modifiche di fine anno (2010), inerenti la legge finanziaria, venendo incontro alle esigenze di numerosi contribuenti, che in questi ultimi mesi avevano lamentato un eccessivo rigore da parte di Equitalia, insensibile alle difficoltà finanziarie dei contribuenti.
