Il mondo delle simulazioni di corse automobilistiche è sempre più affollato di titoli di ottima fattura che fanno della fisica e della varietà di offerta ludica proposta e quindi della longevità complessiva del titolo il loro punto di forza.
Il mondo del rally raccoglie migliaia di appassionati che aspettano solo di poter rivivere le gesta dei loro campioni e dei loro rispettivi bolidi, un target quindi molto appetitoso dal punto di vista anche strettamente commerciale. Creare un gioco di rally simulativo non è cosa da poco, la fisica qui è portata al suo massimo grado di complessitàa causa dei differenti tracciati su cui si svolge una gara WRC. I ragazzi di Milestone si sono buttati a capofitto in questo mondo producendo circa otto mesi fa un ottimo simulatore: WRC.
Il gioco di per se offriva sicuramente un modello simulativo senza compromessi che metteva a dura prova i novizi. I problemi di questo primo capitolo della serie erano riscontrabili però proprio a livello della fisica, le auto, infatti, sembravano veramente troppo leggere, il menù e alcuni aspetti di contorno erano troppo poco curati.
Dall’esperienza acquisita e da ciò che di buono era stato fatto nasce WRC 2, che dovremmo poter vedere sui nostri scaffali in ottobre. Il modello di guida risulta nettamente migliorato, a questo si aggiunge una migliore risposta ai differenti tipi di terreno e agli urti. Molto interessante è la figura dell’ingegnere che lavorerà per noi per migliorare un determinato pezzo del mezzo, trascorso il tempo necessario, il pezzo scelto risulterà migliorato, permettendo così una crescita “mirata” dell’auto e delle sue caratteristiche. Oltre alla fisica è stata migliorata anche la componente manageriale della carriera, ora molto più piacevole da vivere.
L’offerta delle competizioni proposte è stata ulteriormente ampliata grazie all’introduzione degli SSS (Super Special Stages), competizioni realmente esistenti dove due piloti si confrontano in un “testa a testa” su circuiti speculari.