Nella seduta di oggi, si maniene ai minimi della giornata di ieri il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi. Al momento, infatti, lo spread tra i BTp e i Bund si attesta intorno ai 280 punti base, dopo avere registrato un balzo fino ai 290 punti base, poi subito rientrato per il diffondersi di voci di ulteriori interventi della BCE, a sostegno di BTp e Bonos spagnoli.
La giornata di oggi è, tuttavia, importante anche e soprattutto per verificare i movimenti sul mercato primario, dato che è in programma un’asta di BoT annuali per 6,5 miliardi, in concomitanza con la scadenza di titoli per 7,15 miliardi. Ciò dovrebbe autoalimentare la domanda dei nostri bond, per cui non ci sarebbero pericoli di tensioni o di mancata copertura degli importi richiesti.
A dire il vero, rispetto all’asta precedente di BoT a luglio, gli analisti si attendono un calo dei rendimenti medi di circa 100 punti base. In quell’occasione, i BoT hanno registrato rendimenti del 3,67%, in nettissimo rialzo dal precedente 2,147%. Oggi, le attese sarebbero per un tasso intorno a 2,60-2,70%.
Il clima di ottimismo è dato dal fatto che dovrebbe essere molto interessata sia la clientela istituzionale, sia quella retail, dato che gli attuali rendimenti dei titoli italiani sono considerati molto allettanti dai traders, presentando uno spread di circa 190 punti base maggiore dell’Eonia.
Rimarrebbe pur sempre, se le previsioni degli analisti fossero confermate, un apprezzamento di una cinquantina di punti sull’asta precedente ancora, quella che aveva esitato tassi del 2,147%, di per sè già parecchio alti. Segnale, che i mercati dovranno ancora fare molta strada, prima di tornare al clima relativamente sereno che circondava i titoli italiani, fino a non più di un mese e mezzo fa.
