Rivolta a Londra: è morto il ragazzo ferito ieri a Croydon

L’Inghilterra continua a bruciare e i disordini non sembrano calmarsi. Si registra la prima vittima degli scontri, un giovane ferito negli scontri a Croydon nella giornata di ieri. L’identità del giovane non è stata ancora svelata, era stato ritrovato con una ferita da arma da fuoco all’interno di un’autovettura in uno dei quartieri colpiti dalla rivolta. Il premier David Cameron è stato costretto a ritornare dalle ferie in Toscana per presiedere ad una riunione d’urgenza. A detta del Premier “pura e semplice criminalità”. Cameron ha inoltre assicurato che la situazione sarà presto normalizzata: “Faremo di tutto per riportare l’ordine”. “Io ed il governo siamo determinati a far rispettare la giustizia”, ha inoltre assicurato il premier, che ha convocato una riunione speciale del Parlamento l’11 Agosto. La volontà è quella di non lasciare impuniti i responsabili dei disordini di questi giorni, che “sentiranno la forza piena della legge”, a detta di Cameron.

Saranno circa 16mila gli agenti che verranno schierati nella notte di oggi per arginare l’onda incontenibile della rivolta: da Londra a Birmingham, da Liverpool a Manchester, fino a Bristol, imperversa la violenza ed occorre fare qualcosa per fermarla.

Dopo l‘uccisione di un giovane nero, la rivolta partita da Tottenham si è rapidamente diffusa da nord a sud, Peckham, Croydon, Clapham, Hackney, Ealing, Camden e Nottingh Hill. A Manchester “numerose auto sono state danneggiate“, a Bristol “un gruppo di circa 150 giovani” si è scontrato con la polizia. Anche a Liverpool e Birmingham si sono verificati numerosi atti vandalici e saccheggi a danno di automobili, negozi ed abitazioni.

Nelle ultime ore aumenta il conto dei feriti: 44 agenti e una ventina di dimostranti, oltre al ragazzo morto oggi. Tra i feriti anche un giovane italiano, Michele Lupi, impiegato in una gelateria di Soho, che è stato aggredito mentre tentava di riprendere gli scontri con il suo cellulare. Sono state arrestate circa 520 persone, oltre 100 delle quali potrebbero essere incriminate. Il capo della polizia di Londra Tim Godwin ha esortato i genitori di contattare i propri figli per sapere dove si trovano e per avere loro notizie. Godwin ha inoltre parlato contro la “massa di curiosi” che si intromettono in questa difficile situazione come se fosse uno spettacolo.

 

 

Gestione cookie