Panico nell’Eurozona. Dopo la chiusura negativa di Wall Street, che ieri sera archiviava la seduta con un crollo di circa il 4,5%, anche le borse asiatiche hanno risentito negativamente del clima pessimista riguardo alle prospettive di crescita mondiale. E l’indice Nikkei di Tokyo ha chiuso in calo di circa il 3,3%. Quanto è bastato per scatenare un’ondata di vendite molto forte in Europa, con Parigi che ha aperto a -6%, lasciando preludere al crollo.
Anche Piazza Affari, così come le altre borse europee, aveva aperto in forte calo, di circa il 3,3%. Per non parlare dello spread tra i rendimenti decennali del BTp e quelli del Bund tedesco, esploso a 406 punti base, sopra il differenziale tra Bonos spagnoli e Bund, ad indicare come tutto quanto stia accadendo in queste giornate non abbia letteralmente senso.
Per fortuna, dopo che numerosi indici erano stati sospesi in tutta Europa per eccesso di ribasso, le borse sembrano avere risalito la china, con Parigi che ha recuperato sulle perdite record e che attualmente viaggia negativa per circa l’1%. Negative anche Francoforte e Londra, in calo entrambe di quasi il 2%, mentre Milano segna un calo dello 0,6%. Positiva al momento Madrid, dello 0,6%.
Nella sola giornata di ieri in Europa sono stati bruciati 173 miliardi di euro. Milano ha poi chiuso in calo del 5,16%, dato comunicato con alcune ore di ritardo, a causa di un guasto tecnico su cui la Consob vuole vederci chiaro.
Si attendono i dati sull’occupazione USA, ma nel Paese c’è il sentore di un ritorno alla crisi del 2008-2009 e ciò non sta giovando al clima a Wall Street, che si attende possa oggi nuovamente aprire in calo.