Svizzera abbassa tassi contro il super-franco

Decisione a sorpresa e in controtendenza rispetto al trend internazionale. Stamane, la Swiss National Bank ha abbassato il tasso target sui depositi a brevissimo termine, portandolo dalla forchetta dello 0-0,75%, a quella dello 0-0,25%. Un abbassamento massimo di cinquanta punti base, che rappresenta una clamorosa svolta di politica monetaria per Berna, che torna a misure espansive per la prima volta dal marzo del 2009.

La banca centrale svizzera ha spiegato la mossa, sostenendo che essa si rende necessaria, per evitare che prosegua il sovrapprezzamento del franco, che rischia di compromettere la crescita del Paese e che starebbe portando a una fase di “downside” dei prezzi, ossia a un rischio inflazione.

In queste settimane di crisi dei mercati europei, infatti, il franco svizzero è stato oggetto di imponenti acquisti, essendo considerato una valuta-rifugio. Ieri, per la prima volta, il suo valore contro la valuta europea aveva superato la soglia di 1,10. La stessa banca centrale ha annunciato che nei prossimi giorni saranno messe in atto misure di aumento della liquidità.

E il solo annuncio di un abbassamento dei tassi svizzeri ha portato a un primo risultato, con il franco che si è deprezzato oggi del 2% contro la valuta europea e dell’1% contro la divisa americana.

A questo punto, sarà interessante verificare quale sarà per il mese di agosto la decisione del board della BCE, riguardo alla politica monetaria da attuare. Se a luglio il rialzo dei tassi c’è stato, come atteso dagli operatori, la decisione su agosto appare di difficile previsione, a causa dello sconvolgimento sui mercati finanziari.

 

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