Il Comitato Interministeriale per la Politica Economica, presieduta dal premier Silvio Berlusconi, questa mattina ha destinato risorse per complessivi 9 miliardi, in infrastrutture da nord a sud, ma con il Merdione a fare di gran lunga da padrone nel riparto dei fondi. Tutte le opere previste saranno immediatamente cantierabili, spiega una nota del ministero per le infrastrutture e questa potrebbe essere una buona notizia, specie per le zone del sud del Paese, in cui tali opere rappresentano un’occasione di sviluppo e di riduzione del gap infrastrutturale, che le separa dal resto d’Italia.
In particolare, è stata finanziata la Tangenziale esterna di Milano (Tem), il progetto preliminare di Torino-Lione, il collegamento ferroviario Orte-Falconara, mentre la strada statale calabrese 534 è stata trasformata in raccordo autostradale.
Complessivamente, i fondi sono stati così ripartiti: Molise, 576 milioni; Basilicata, oltre 500 milioni; Campania, 1,7 miliardi; Puglia, 1,1 miliardi; Calabria, Sicilia e Sardegna, circa 1 miliardo per ciascuna di esse.
Tra le opere finanziate figurano la linea ferroviaria Napoli-Bari, quella di Salerno-Reggio Calabria, il tratto ferroviario Catania-Palermo, la stradale Olbia-Sassari, la Olbia-Cagliari e Termoli-San Vittore. Saranno completati circa 383 km della Salerno-Reggio Calabria.
Queste sono gli interventi principali del Cipe, che certamente potrebbero essere una fonte immediata di ossigeno, nel caso i cantieri fossero realmente aperti in tempi brevi.
Le misure di cui sopra sono anche un messaggio ai mercati di interventi concreti, a sostegno della crescita. Esse vanni, quindi, considerate congiuntamente alle dichiarazioni che il premier farà oggi alle Camere, riguardo alle altre misure previste, al fine di fare ripartire una crescita stagnante da fin troppi anni.