L'intelligenza ha un limite: il cervello umano non può più crescere

L’intelligenza umana, l’intelletto ed il quoziente intellettivo di cui tutti siamo dotati, secondo uno scienziato londinese, non sarebbe più in grado di crescere.

Secondo il professore di neurobiologia di Cambridge, Simon Laughlin, il cervello umano ha raggiunto il proprio limite e le leggi delle fisica rappresentano un ostacolo per l’aumento dell’intelligenza dell’uomo. Lo scienziato ha spiegato nel libro “Work Meet Life“, che esistono due ostacoli che impediscono una ulteriore evoluzione del cervello: il primo è che le cellule del nostro cervello sono arrivate ad un punto di miniaturizzazione minimo ed il secondo è che il cervello, nonostante sia molto piccolo, consuma il 20% dell’energia necessaria all’organismo per funzionare.

Secondo lo studioso, quindi, un aumento di potere di azione del sistema cerebrale potrebbe comportare un aumento di energia necessaria al suo sostentamento. In questo modo il corpo ne risentirebbe.

Anche la struttura stessa del cervello limita lo sviluppo delle capacità intellettive cerebrali. Il cervello, infatti, risulta diviso in 10 moduli, ognuno con diversa funzione che sono collegati tra loro attraverso le fibre nervose. Secondo gli studi scientifici sono proprio le fibre nervose le strutture responsabili dell’intelligenza e del corretto funzionamento del sistema nervoso.

Studi sull’efficienza cerebrale di varie parti del cervello umano che comunicano l’una con l’altra hanno dimostrato che più una persona è dotata di intelletto, più gli impulsi cerebrali viaggiano veloci sulle fibre nervose e di conseguenza il loro cervello richiede più energia. Questa energia viene sottratta al resto del corpo e, quindi, se il nostro cervello si espandesse ancora, il nostro organismo risulterebbe in pericolo.

Gestione cookie