Ieri il Ministro per le Riforme, Roberto Calderoli, ha proposto alla classe politica di rinunciare alle ferie estive per potersi dedicare a una sorta di campus estivo di formazione e dibattito con le parti sociali al fine di trovare nuove soluzioni per fronteggiare la crisi, ma sarebbe anche un modo per lanciare agli italiani un segnale di vicinanza in questo momento di grande difficoltà. A parole, un pò tutti i protagonisti della politica si sono dichiarati disponibili, per non parlare delle parti sociali (sindacati e Confindustria), che hanno fatto a gara per dirsi quanto più favorevoli possibile. La proposta in sè non ha nulla di sbagliato, anzi, in un momento di grande crisi nel rapporto di fiducia tra cittadino e classe dirigente, essa potrebbe rappresentare almeno la ricerca di un punto di incontro di quest’ultima verso il primo. Ma quando si parla di politici, in Italia, molto puzza di ipocrisia.
Se Calderoli e il governo, se non altro per ragioni istituzionali, sono ancora formalmente al lavoro, in realtà il resto della classe politica si trova già in vacanza, praticamente da dopo il voto sugli arresti per Papa e Tedesco.
C’è qualcosa di male? In teoria, no. Nel senso che non è il mancato lavoro anche ad agosto che fa imbufalire gli italiani, quanto lo scarso rendimento nel corso di tutto l’anno, nonchè la pessima qualità della classe politica, in termini personali e di lavoro svolto. Questo è il primo punto che si potrebbe eccepire nella pur lodevole proposta del ministro. Secondariamente, rinunciare alle vacanze per cosa? Per discutere con i sindacati su come affrontare la crisi? E’ risaputo che in Italia, quando non si vuole risolvere nulla, ma si vuole dare l’impressione di farlo, si aprono tavole rotonde e confronti che hanno il retro-gusto di una grande presa in giro. Oggi l’Italia ha bisogno di scelte, non certo di parole e confronti, che non portano mai da nessuna parte.
E poi, il confronto con chi? Bersani e Casini fanno le loro dichiarazioni dalle spiagge, mentre Fini sarà già sott’acqua, in immersione. Tutti in “meritata” vacanza. A meno di non volere fare rientrare tutti di corsa al capezzale della politica, a chiacchierare di qualche massimo sistema o di urgenti riforme, di cui si discute da almeno venti anni. Fateci un favore: almeno ad agosto, regalate a noi italiani la vostra assenza!