McDonald’s contro l’obesità infantile: a settembre cambia l’Happy Meal

Oggi l’obesità infantile è uno dei problemi più diffusi nei Paesi industrializzati e tanti di questi le hanno dichiarato guerra proponendo diverse alternative, come ad esempio la presenza di dietologi nelle scuole che hanno il compito di studiare e stilare un menù per le mense con un corretto apporto calorico. Il problema continua a porsi nella quotidianità delle famiglie che, per questioni di tempo o per assecondare i capricci dei bambini, fanno uso sempre più spesso di cibi precotti o si recano nei fast-food.

McDonald’s, leader indiscusso dei fast-food, ha deciso di rivoluzionare il suo menù di punta: l’Happy Meal. Destinato ai bambini, esso viene proposto in una scatola coloratissima – che spesso può essere trasformata in gioco – contenente patatine fritte, hamburger, bibita, dolce ed un gadget che richiama solitamente i beniamini dei piccoli consumatori. A partire da settembre, e comunque entro il 2012, l’invitante menù vedrà un netto abbassamento dell’apporto calorico fino a rimanere sotto la soglia delle 600 calorie: verrà dimezzata la quantità di patatine fritte che sarà compensata da pezzi di frutta già pulita, conterrà sempre il gadget ed il prezzo rimarrà invariato.

In realtà, c’è da dire che questo cambio di rotta da parte della multinazionale è stata una scelta “obbligata” per far fronte ad una legge dello Stato della California che vieta di allegare dei giochi in regalo a cibi considerati poco sani e che impone alle catene alimentari un tempo massimo di 90 giorni per mettersi in regola, pena salate multe. Qualunque sia stata però la causa che ha spinto il McDonald’s a questa scelta, un plauso speciale gli viene rivolto dalla first lady americana – Michelle Obama – che, come già detto in un precedente articolo, è impegnata in una campagna contro l’obesità infantile e che ha definito questa innovazione “un passo positivo” contro questo problema.

Il McDonald’s non si ferma qui e comunica l’intenzione di voler ridurre le quantità di zuccheri, grassi, calorie e sodio in tutti i menù entro il 2020.

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