Moody’s prepara il downgrade della Spagna

L’agenzia di rating internazionale Moody’s ha messo sotto osservazione i conti pubblici spagnoli. I motivi sono in parte sempre gli stessi, ma si arricchiscono adesso anche dell’accresciuto rischio di contagio, per via delle modalità di salvataggio della Grecia.

Ma partiamo dalle specificità spagnole. La Spagna ha un modello di sviluppo basato sulle costruzioni, essendo il suo boom economico molto più recente. Venuto meno il settore, sono rimasti senza lavoro 4,3 milioni di persone, pari al 21% della forza lavoro, in gran parte senza qualifiche tali da potere aspirare nell’immediato a un altro posto di lavoro.

Quanto alle finanze, l’obiettivo per il 2011 sarebbe di un rapporto deficit/pil al 4,8%. Tuttavia, il dato di ieri sul deficit del primo semestre parla di un 2,2%, che lascia molto ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo. Ma Moody’s vede ugualmente fosco, per via della bassa crescita spagnola, con un pil che quest’anno potrebbe salire solo dello 0,8%. E pensare che la recessione qui è durata un anno in più.

E così l’agenzia si preparerebbe a tagliare il rating sul debito di Madrid, attualmente a Aa2, di un notch. Passando, invece, al contesto dell’Eurozona, il problema è determinato dal fatto che il coinvolgimento degli operatori privati nel salvataggio della Grecia starebbe comportando un aumento dei rendimenti desiderati dagli investitori, per acquistare titoli spagnoli e italiani.

Per questa ragione, Moody’s prevede che il rischio contagio sia inevitabile, perchè un aumento dei tassi causerà un aggravio sulle già fragili casse pubbliche, minacciando il processo di risanamento dei conti.

Anche per sottrarre i mercati all’incertezza sul futuro, ieri è stato annunciato l’anticipo delle elezioni politiche a novembre.

 

 

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