Anonimato in rete? Meglio di no secondo la sorella di Zuckerberg

Una delle questioni più importanti sollevate dai social network riguarda la propria privacy. Ormai è chiaro che la propria presenza in un social network compromette in parte la propria privacy, in quanto sia che ci si iscrive su Facebook, su Google Plus o su Twitter, una volta registrati si viene “catalogati” nel motore di ricerca Google Search e a meno che non abbiamo nascosto qualche dato, tutto ciò che postiamo, le nostre foto ecc. vengono messe a disposizione di tutti.

Certo, qualcuno potrebbe dire che si tratta di inutili allarmismi, e in parte è così. Tutto sommato, la maggior parte degli utenti che si iscrive ai social network non ha nulla da nascondere e quindi anche se i propri dati vengono messi a disposizione di tutti, non è poi un problema così grave. Questo pensiero sembra essere condiviso anche da Randi Zuckerberg, sorella maggiore dell’inventore di Facebook e attualmente direttore marketing del social network più famoso del mondo, la quale si è anche detta contraria all’ anonimato di chi si registra nei siti web in generale.

Secondo la signora Zuckerberg, le persone che si iscrivono ai siti con il loro nome in bella vista si comporterebbero meglio di chi si iscrive anonimamente, perchè la gente che sfrutta nomi falsi “si sente autorizzata a dire qualsiasi cosa, senza alcun ritegno”. Per questo motivo, eliminare l’anonimato sul web ridurrebbe le molestie.

Opinione condivisa anche da Google, società che sta puntando molto sull’identità dei propri iscritti al servizio Google Plus.

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