Malgrado in finale di seduta le perdite a Piazza Affari si siano attenuate, attestandosi intorno all’1,48% sulla seduta precedente, la giornata borsistica oggi è stata parecchio deludente su tutti fronti. Anzitutto, c’è da registrare il crollo verticale del titolo Finmeccanica, che perde oltre il 15%, dopo che numerose banche d’affari ne hanno tagliato il prezzo obiettivo (target price) e il rating. Non vanno bene i bancari, trascinati al ribasso dall’onda emotiva della crisi debitoria dell’Eurozona e degli USA, sebbene gli indici abbiano subito variazioni lievi, intorno allo zero, ad eccezione di Banco Popolare, che perde il 3,39%.
Passando al mercato monetario, il momento è tragico. Dopo le aste BTp e CctEu di stamattina, infatti, lo spread tra i BTp decennali italiani e quelli tedeschi è arrivato fino a quota 338 punti base, non lontano dal massimo di 353 punti raggiunto in queste settimane, da quando esiste l’euro. L’allargamento del differenziale è stato, dunque, di ben 25 bp, rispetto alla sola seduta di ieri.
In mattinata, la media è stata di 322, ma verso la fine della metà seduta, lo spread si attestava in zona 330. In sostanza, si torna indietro di una settimana, annullando i recuperi che avevano portato il differenziale tra i rendimenti italiani e tedeschi sotto quota 300.
Pesano molto negativamente il mancato accordo sull’innalzamento del tetto sul debito americano e la scarsa fiducia sul salvataggio della Grecia, che salutato come un punto di svolta dalle cancellerie europee, è stato accolto con profonda sfiducia sui mercati, a causa della considerazione dello stato di default dei titoli ellenici.