Asta BTp, rendimenti esplodono ai massimi

Non è andata bene l’ultima asta di oggi del Tesoro, che ha collocato BTp e CctEu per complessivi 7,7 miliardi. Nonostante il Tesoro abbia collocato tali importi senza difficoltà, ormai i rendimenti sul primario si sono adeguati al trend crescente sul secondario, come, peraltro, ampiamente previsto dagli analisti.

La buona notizia è che non ci si aspettava nulla di meglio, ma non possono soddisfare rendimente letteralmente esplosi in media di almeno 100 punti base, rispetto alle aste di un solo mese fa.

In particolare, il BTp a tre anni, con scadenza 2014, è stato emesso per 3,5 miliardi e ha ricevuto un riscontro per 4,597 miliardi, registrando un rendimento medio lordo del 4,8%, con un rapporto di copertura di 1,313, in discesa dal precedente 1,386.

Il BTp a dieci anni, scadenza 2021, è stato collocato per complessivi 2,696 miliardi, a fronte di una domanda per 3,711 miliardi, con un bid-to-cover di 1,376, in crescita dal precedente 1,334. Ma il rendimento è esploso al 5,77%, contro il 4,94% dell’asta precedente.

Infine, sono stati collocati titoli CctEu per 1,77 miliardi, con scadenza 2015 e 2018. In questo caso, il trend del bid-to-cover è stato in crescita, passando da 1,59 a 1,759. I tassi esitati sono stati rispettivamente del 4,58% e del 4,65%.

A determinare il boom dei rendimenti, oltre al clima deterioratosi sui mercati in queste ultime tre settimane, hanno concorso voci di dimissioni del ministro dell’economia Tremonti, diffusesi in mattinata, poi smentite dallo stesso governo. Una situazione che conferma anche i dubbi di quanti sospettano che determinati rumors siano messi in giro ad arte, per colpire i titoli di un Paese, in un certo momento.

 

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