Tesoro cancella aste BTp di agosto

Il Tesoro ha comunicato di avere annullato le aste di BTp a 5, 15 e 30 anni, previste per metà agosto. Secondo quanto si legge nel comunicato, tale annullamento è dovuto all’abbondanza di liquidità di cassa e alle ridotte esigenze di finanziamento. In effetti, il buon andamento delle entrate fiscali e il contenimento delle spese hanno portato a una situazione per cui a luglio ci sarebbe una liquidità più che sufficiente a coprire il fabbisogno, tale da rendere non necessaria la raccolta di ulteriore liquidità.

Ma non è una novità che il Tesoro cancelli un’asta ad agosto. E’ stata la regola fino al 2007, anche in considerazione che, oltre alla liquidità abbastanza copiosa, in questo periodo, i mercati sono quasi deserti in queste settimane, per via del clima estivo, per cui si vuole evitare di esitare rendimenti in crescita, senza che ve ne sia una reale necessità.

L‘asta dei BTp a 5 anni è considerata poi una delle più a rischio rialzi nei rendimenti, per cui una sua cancellazione potrebbe lanciare al mercato un duplice e contrapposto segnale: da un lato, che l’Italia non avrebbe bisogno di liquidità e questo suona positivo. Dall’altro canto, però, i mercati potrebbero recepire il messaggio che il Tesoro sia timoroso di confrontarsi con gli investitori.

Procede, comunque, bene la raccolta di risparmio del Tesoro, secondo Unicredit. Già, lo stato avrebbe messo in cassa il 61% di quanto previsto per tutto il 2011, cioè meglio dello scorso anno e della Spagna, intorno al 60%. Da qui a fine anno, escludendo i BoT, saranno altri 80 miliardi i liquidi che il Tesoro dovrà ancora racimolare sul mercato.

E proprio oggi si chiude l’asta BoT semestrali, per 7,5 miliardi di euro, contro gli 8,8 miliardi in scadenza. Tale coincidenza voluta dovrebbe autoalimentare la domanda ed esitare un buon risultato.

 

Gestione cookie