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Microsoft si scusa per la vicenda Amy Winehouse

Published by
Alessio Fasano

Come ormai tutti ben sapranno, è morta la cantante Amy Winehouse, un talento della musica che si è spenta a soli 27 anni, dopo una vita rovinata a causa di alcool e droga. Spesso quando muore un cantante, i suoi album cominciano ad andare a ruba (è successo anche con Michael Jackson) e questo è normale. Purtroppo, c’è anche chi vuole approfittare della situazione (o almeno questa è la sensazione che arriva da parte del lettore) e questa volta il “colpevole” è Microsoft.

Infatti, dal profilo di @tweetbox360 è arrivato un messaggio che ha fatto infuriare gli utenti: il tweet in pratica, invogliava gli utenti a scaricare il brano “Back to Black” per ricordare la memoria della cantante. La sensazione arrivata ai fan è che Microsoft abbia voluto speculare su una vicenda tragica, soprattutto quando non si tratta di una morte naturale, ma di una morte che è simbolo di un incapacità di vivere.

Ovviamente i fan di Amy sono insorti su Twitter e hanno accusato Microsoft di essere ridicoli, di non avere il minimo di tatto e soprattutto di mancare di comprensione per il triste momento. Microsoft quindi si è scusato chiarendo che non era intenzione di approfittare della vicenda per scopi unicamente commerciali.

Si può credere alla “sincerità” di Microsoft? Ognuno tragga le sue conclusioni, ma è doveroso tenere presente che anche la rivale Apple ha fatto un’ azione simile, volta a pubblicizzare gli album della cantante su iTunes. A questo punto, sembra che Microsoft e Apple abbiamo voluto trarre dei profitti dalla morte di una cantante. Se le società avevano il “nobile” scopo di ricordare Amy Winehouse, perchè non offrire i contenuti GRATIS?

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Alessio Fasano