Borse giù, continua corsa all’oro

Se le borse continuano l’altalena dei loro indici, che vedono susseguirsi da settimane sedute con il pollice sù e altre rovinosamente in ribasso, gli investitori, come sempre capita in queste fasi, tentano di tutelarsi dai rischi e puntano sui beni-rifugio, contro possibili perdite. A differenza di altre situazioni simili, che negli ultimi decenni hanno esitato fasi abbastanza ondivaghe e incerte sui mercati, la crisi di questa pazza estate ha una grossa peculiarità: non sembrano esistere titoli sicuri, come i bond di stato, i quali, al contrario, sono considerati essi stessi fonte primaria di disastri. E in seconda analisi, questa crisi colpisce al cuore del sistema economico mondiale, perchè riguarda proprio le economie sviluppate.

Si capisce, quindi, come sia possibile che l’oro, bene-rifugio per eccellenza, abbia accelerato il passo, raggiungendo prezzi nella mattinata di oggi, che rappresentano un nuovo record storico, dopo l’altro, raggiunto lo scorso 19 luglio. In queste ore, il metallo prezioso è in rialzo di circa l’1,5% nelle quotazioni, a circa 1614 dollari l’oncia

All’inizio dell’anno, si pensi che esso quotava intorno ai 1400 dollari. Chi aveva investito a gennaio, quindi, senza smobilitare l’investimento, oggi avrà già guadagnato intorno al 15%. Rendimenti impensabili nelle borse di questi mesi, con prezzi eccessivamente variabili.

Per contro, i timori di un rallentamento della crescita USA, a prescindere dalla questione default, pesano sulla quotazione del petrolio, che oggi, non a caso, apre in calo a New York. Nel secondo trimestre dell’anno, gli Stati Uniti avranno avuto verosimilmente un tasso di crescita inferiore, forse dimezzato, rispetto ai primi tre mesi del 2011. Ma il Segretario al Tesoro, Timothy Geithner, ha affermato che la crescita dovrebbe risalire nella seconda parte del 2011.

 

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