Affascinante attrice italiana cresciuta tra Atene e Napoli, Valeria Golino lavora nella capitale greca come modella, fino al momento in cui viene propiziamente scoperta dalla regista nostrana Lina Wertmuller: basti pensare che in 25 anni di carriera, l’attrice conta all’attivo una settantina di film, di cui molti internazionali.
Ha lavorato al fianco di interpreti come Nicolas Cage, Alfred Molina, Cameron Diaz, Benicio Del Toro e Sean Penn, solo per citarne alcuni.
Ebbene, alla Golino non basta! Così, ha deciso di mettersi alla prova dietro la macchina da presa. Il suo lungometraggio d’esordio come regista sarà tratto dal libro “Vi perdono” di Angela Del Fabbro (Einaudi) ed affronterà un tema che tuttora spaventa e divide l’opinione pubblica, quello dell’eutanasia. La sceneggiatura della pellicola è il frutto del lavoro di Valia Santella e Francesca Marciano, oltre che della collaborazione della stessa Golino.
In realtà l’attrice si era già cimentata nel ruolo della regista: ricordiamo il corto “Armandino e il Madre“, il cui protagonista era un bambino che faceva da tramite tra due innamorati, una restauratrice francese e un giovane rom. Ma la differenza è palese: stavolta si tratta di un film vero e proprio, e per questo molto più complesso.
La pellicola racconta la storia di una trentenne, Miele, che clandestinamente pratica l’eutanasia, aiutando a morire malati terminali. Finché un giorno, arriva da lei un anziano signore che gode di ottima salute..
A produrre il film è la stessa Golino con Buena Onda, casa di produzione fondata dall’attrice stessa insieme al fidanzato Riccardo Scamarcio.
