Norvegia, attentato ad Oslo: morti e feriti

Una forte esplosione si è verificata in Norvegia nel centro di Oslo, nei pressi dell’edificio che ospita l’ufficio del primo ministro Jens Stoltenberg: quello che con molta probabilità è un attentato terroristico è avvenuto circa venti minuti dopo le 15 e ha causato almeno due morti e una decina di feriti. Dalle prime notizie che filtrano, poco prima dell’esplosione sarebbe stata vista passare una grande automobile nei pressi della sede del governo. Le operazioni di soccorso sono tutt’ora in corso e i media norvegesi parlano di diverse persone che sono ancora intrappolate negli edifici toccati dall’esplosione: oltre a quello del governo sono diversi i palazzi che hanno subito danni, compreso quello che ospita la sede del Vg, il più grande tabloid del paese.

Il primo ministro Stoltenberg non era in ufficio al momento dell’esplosione e ha assicurato che tutti gli esponenti del governo sono al sicuro. Stoltenberg non ha voluto sbilanciarsi sulla natura dell’esplosione, dichiarando che non c’è ancora nessuna sicurezza che si sia trattato di un attentato terroristico. Ma è proprio questa l’ipotesi che circola con maggiore frequenza nei media norvegesi: il paese è, infatti, da tempo nel mirino di Al Qaeda.

Lo scorso anno la polizia arrestò i componenti di un micro cellula dell’organizzazione terroristica che stava pianificando un attentato proprio nella capitale norvegese. Altra possibile fonte di pericolo è il caso del mullah Krekar, fondatore di un gruppo curdo islamista, che ha ricevuto un ordine di espulsione che dovrebbe essere eseguito nelle prossime settimane Krekar è stato incriminato per aver minacciato di morte il governo. Nel mese di febbraio i servizi segreti norvegesi avevano lanciato un allarme contro la possibilità di attacchi da parte di estremisti islamici.

In conseguenza dell’attentato le autorità norvegesi stanno valutando la possibilità di chiudere lo spazio aereo: lo ha dichiarato il portavoce dell’Avinor, il centro di controllo aereo della Norvegia. Nell’aeroporto di Olso, gli agenti di polizia, normalmente disarmati, girano ora armati e controllano tutte le vetture in entrate e uscita. L’ambasciatore italiano ad Oslo intanto è in stretto contatto con la Farnesina per verificare l’eventuale presenza di cittadini italiani sul luogo dell’attentato.

 

 

 

 

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