Ministro della Giustizia, botta e risposta Berlusconi-Napolitano

Botta e risposta a distanza tra il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano: oggetto del contendere è la nomina del nuovo Ministro della Giustizia, visto che Angelino Alfano è pronto a dare le dimissioni per dedicarsi a tempo pieno al ruolo di segretario del Pdl. Napolitano ha già manifestato il suo dissenso alla nomina a Guardasigilli di una personalità che già fa parte del governo e oggi è tornato sull’argomento facendo ricadere sull’esecutivo la colpa del ritardo.

Nel corso della cerimonia per la consegna del Ventaglio al Quirinale, il Presidente della Repubblica  prima ha difeso i magistrati che devono essere “inappuntabili” in modo da rendere vani gli “attacchi inammissibili alla magistratura” e in questo modo evitare un  “fuorviante conflitto tra politica e magistratura”; nel proseguo del suo discorso Napolitano ha poi voluto chiarire che l’impasse nella nomina del sostituto di Alfano non dipende da lui: “Non mi è giunta nessuna lista di nomi. Sono a conoscenza che un elenco di 12 candidati è arrivata ai giornali. Non ho dato il mio parere sul rinvio a settembre della nomina. Io sono pronto in qualsiasi momento, mi sembra che il governo non sia pronto, che sia impegnato in altri problemi. La mia unica raccomandazione – ha concluso Napolitano – è stato quella di non indicare una personalità che già fa parte del governo, in modo da evitare l’effetto domino che ne conseguirebbe: meglio scegliere tra i parlamentari”.

A rispondere al Capo dello Stato dopo pochi minuti è lo stesso Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa che ha seguito il Consiglio dei Ministri. Il premier, che prima si era lamentato con i coordinatori regionali del Pdl per i pochi poteri che la Costituzione gli assegna , ha annunciato a sorpresa che entro la prossima settimana salirà al Quirinale per indicare il nuovo ministro della Giustizia: “Entro una settimana andrò dal Presidente della Repubblica e farò la mia proposta; a breve ci sarà il nuovo guardasigilli”.

E sempre in tema di giustizia Berlusconi è tornato sulla necessità di una riforma: “Il nostro sistema è troppo ingolfato: siamo lavorando ad una modifica del sistema penale”.

 

 

 

 

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