Solo fino a pochi mesi fa, si sentiva il termine “app” solo quando ci si riferiva agli smartphone provenienti dagli stabilimenti Apple e quindi si è trattato per lungo tempo di un termine associato ad App Store e ai dispositivi iPhone. Poi tutto ad un tratto, è comparso Android e dalla versione 2.1 Eclàir è stata una continua espansione di Android Market, il negozio di app di Google.
E in effetti, dell’ argomento di cui parliamo in questo articolo, il diretto responsabile è proprio Android. Infatti, grazie alla sua escalation nel numero di vendite di smartphone, sta aumentando vertiginosamente anche il numero di applicazioni che vengono scaricate ogni giorno. Il risultato? In una recente intervista, il 47% dei ragazzi che hanno partecipato al sondaggio ha asserito di avere installato nel proprio smartphone una o più apps.
Probabilmente alcune persone che non amano la tecnologia non hanno ben presente cosa significhi il termine “app” riferito alle applicazioni per smartphone, ma non è certo così per i giovani, visto che il 64% degli intervistati sa con esattezza cos’è un’ applicazione. Non è un caso che i giovani siano molto ferrati su questo argomento, visto che molte delle funzioni più utilizzate su uno smartphone richiedono proprio un’app: che dire di Facebook per Android, Twitter per Android, IM+, Winamp per Android (per usare il proprio smartphone come un completo player multimediale al posto di un lettore mp3) e tante altre?
Da cosa si distingue la qualità delle apps? Secondo il 56% degli intervistati deve essere facile da installare e da disinstallare, mentre per il 60% non deve bloccare il cellulare.