Come andrà a finire sul decreto rifiuti è ancora un grande interrogativo, ma Napoli non può attendere. Il sindaco Luigi de Magistris un paio di giorni fa commentava che ”La montagna mediatico-istituzionale ha partorito il nulla”, criticando aspramente l’improduttivo tira e molla del governo centrale, principalmente a causa dell’ostruzionismo della Lega Nord. Ma nello stesso tempo ribadiva la fiducia almeno nel ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, finora sempre pronta al dialogo e portatrice di una disponibilità a volte anche in controtendenza con quella della maggioranza politica di cui fa parte.
E proprio il sindaco e la “ministra” si sono incontrati per concordare le prossime fasi del piano che progressivamente dovrà tirar fuori Napoli dall’emergenza spazzatura, questa volta (si spera) per sempre. Oltre due ore di riunione a Roma, con presenti anche il vicesindaco Tommaso Sodano e il direttore del Consorzio Nazionale Imballaggi (Conai) Walter Facciotto. L’impegno principale: incrementare al più presto il livello di raccolta differenziata in città e dintorni, con l’obiettivo dichiarato di “raggiungere entro dicembre 330 mila abitanti“. Anche per questo la prossima settimana la Prestigiacomo andrà a Napoli ed a margine della riunione ha dichiarato che c’e’ una ‘volonta’ condivisa di collaborare con l’amministrazione locale alla risoluzione di tutti “i principali nodi ancora da sciogliere”. De Magistris e Sodano dal canto loro hanno avuto parole di ringraziamento e soddisfazione per gli impegni presi dal ministro: “E’ di fondamentale importanza un impegno bipartisan per affrontare e finalmente risolvere la questione rifiuti”.
Parrebbe sbloccata anche la vertenza della Lavajet, la ditta ligure di supporto alla raccolta dei rifiuti, i cui addetti più volte hanno incrociato le braccia per protesta contro le mancate spettanze, de Magistris e la Prestigiacomo hanno comunicato l’esito al presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, che aveva formalmente richiesto un impegno sulla vicenda. Diverse buone notizie quindi, ma anche una cattiva: dalla Puglia arriva l’irrigidimento delle posizioni della giunta locale, per bocca dello stesso governatore. ”Rifiuteremo i rifiuti”, ha concluso così il suo intervento in consiglio regionale Nichi Vendola, in riferimento all’emergenza rifiuti in Campania ed alla sentenza del Consiglio di Stato che, agevolando il trasferimento fuori regione, viene attualmente vista quasi come una “minaccia”.
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Il punto è la preoccupazione per l’enorme quantità di rifiuti che potrebbero arrivare e nel documento approvato bipartisan, pur ribadendo la disponibilità della Puglia ad aiutare la Campania, si chiede di estendere una solidarietà attiva anche a tutte le altre regioni d’Italia “partendo dal dovere di appartenenza ad una nazione comune” e si respinge una ”solidarieta’ coatta” e potenzialmente dannosa per la salute pubblica dei cittadini pugliesi.