Il tumore al seno è una patologia che affligge solo in Italia circa 38mila donne, il cui cancro viene diagnosticato sopra i 40 anni. A causa di questo, la menopausa precoce è una realtà concreta e grave per almeno 4 donne su 10. Da oggi, grazie ad una tecnica tutta italiana, la gravidanza non sarà più un sogno per le donne che hanno avuto un cancro al seno.
Ogni anno milioni di donne muoiono per il cancro al seno ed il più delle volte la chemioterapia, oltre a non essere efficace, fa perdere loro la fertilità, la cosa più importante e che le rende davvero donne. La scoperta di una nuova metodica che protegge le ovaie è stata compiuta da un’equipe di ricercatori italiani dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.
Lo studio scientifico è stato pubblicato sulla rinomata rivista “Jama” e parla di una tecnica per addormentare le ovaie durante la chemioterapia; in questo modo la fertilità non sarà intaccata ed i farmaci antineoplastici non nuoceranno agli organi procreativi.
La metodica che permette di addormentare le ovaie consiste in una somministrazione di triptorelina, un ormone simile all’Lhrh che protegge le ovaie dai pericolosi farmaci antineoplastici. Gli scienziati hanno osservato più di 281 donne volontarie associate a 16 centri del Gruppo Italiano Mammella. Dopo una somministrazione giornaliera di triptorelina per 30 giorni, le ovaie sono state preservate dalla chemio ed hanno ripreso a funzionare una volta che il cancro al seno era stato sconfitto. L’Istituto scientifico per lo Studio e la Cura dei Tumori di Genova ha coordinato lo studio, consentendo alla ricerca nel settore di fare un lungo e promettente passo in avanti. Con questa metodica le donne che hanno sofferto di cancro al seno non dovranno privarsi della gravidanza ed avere un altro problema oltre al tumore. Le ovaie saranno protette al meglio ed in questo modo la chemioterapia potrà agire indisturbata per sconfiggere il cancro.